Codice Appalti

Il vecchio Codice dei Contratti Pubblici (o Codice Appalti) di cui al decreto legislativo n. 163/2006, entrato in vigore il 1° luglio 2006, rappresenta un complesso di 257 articoli che raccoglie per la prima volta in modo organico la disciplina giuridica degli appalti pubblici in Italia.

Con Decreto del Presidente della Repubblica del 5 ottobre 2010 n. 207 ne è stato emanato il relativo Regolamento di attuazione ed esecuzione (c.d. Regolamento Appalti).

Entrambi i testi sono stati adottati in attuazione delle direttive dell’Unione Europea sugli appalti pubblici n. 2004/17/CE (per i settori speciali) e n. 2004/18/CE (per i settori ordinari).

Con provvedimento pubblicato sulla GUUE del 28 marzo 2014, tali direttive sono state sostituite dalle nuove direttive europee in materia di appalti e concessioni:

• la direttiva 2014/24/UE sulle procedure di appalto nei settori ordinari, che abroga la direttiva 2004/18/CE;
• la direttiva 2014/25/UE sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali (c.d. settori speciali) che abroga la direttiva 2004/17/CE;
• la direttiva 2014/23/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione.

Il 19 aprile 2016, in recepimento delle nuove Direttive comunitarie, è entrato in vigore il nuovo Codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. n. 50/2016, che ha abrogato e sostituito il precedente Codice di cui al d.lgs. n. 163/2006 ed il relativo Regolamento, innovando profondamente il mercato delle gare d’appalto.

Pertanto, il vecchio Codice di cui al d.lgs. n. 163/2006 ed il relativo Regolamento di cui al dpr n. 207/2010 continuano ad applicarsi alle sole procedure di gara bandite fino al 19 aprile 2016.

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