Nuovo Codice Appalti: gli step di approvazione

In attuazione della Legge delega n. 11/2016, lo scorso 3 marzo 2016 si è registrato un ulteriore importante step di approvazione del testo legislativo che costituirà il Nuovo Codice Appalti.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, il decreto legislativo che recepisce le nuove direttive europee su appalti e concessioni (2014/23/UE, 2014/24/UE, 2014/25/UE) riordinando l’attuale normativa costituita principalmente dal Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 163/2016) e dal relativo Regolamento di attuazione (D.P.R. n. 207/2010).
Il provvedimento deve ora passare al vaglio di:
- Consiglio di Stato,
- Conferenza delle Regioni,
- Commissioni competenti di Camera e Senato,
per poi tornare a Palazzo Chigi per la definitiva approvazione entro il 18 aprile 2016, seguita dalla successiva pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica (G.U.R.I.).
Entro il medesimo termine dovrebbero essere approvate con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti anche le apposite linee guida di carattere generale proposte dall’ANAC.
Il nuovo testo del Codice Appalti è composto da 217 articoli, distribuiti nelle seguenti sezioni:
- Parte I - Ambito di applicazione, principi, disposizioni comuni ed esclusioni (artt. 1-34)
- Parte II – Contratti di appalto per lavori, servizi e forniture (artt. 35-163)
- Parte III – Contratti di concessione (artt. 164-178)
- Parte IV – Partenariato pubblico-privato e contraente generale (artt. 179-199)
- Parte V – Infrastrutture e insediamenti prioritari (artt. 200-203)
- Parte VI - Disposizioni finali e transitorie (artt. 204-217)
L’articolo 217 comma 1 del decreto prevede espressamente che, a decorrere dalla data di entrata in vigore del nuovo testo e fatte salve alcune disposizioni transitorie, saranno abrogati il vigente Codice dei contratti pubblici, il relativo Regolamento di attuazione e tutte le norme attualmente vigenti incompatibili con le nuove disposizioni.
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