Turbativa d’asta: vademecum per le stazioni appaltanti

Postato da Redazione il 20 Novembre 2013

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha predisposto un vademecum per le stazioni appaltanti volto all’individuazione degli elementi sintomatici della c.d. turbativa d’asta nel mercato degli appalti pubblici.

La turbativa d’asta, in quanto attuazione di intese anticoncorrenziali in gara, è assoggettata non solo a sanzioni amministrative in capo alle imprese ma anche a sanzioni penali in capo alle persone fisiche.

Le stazioni appaltanti per prime possono percepire i segnali di un’alterazione del funzionamento del mercato e dunque per prime possono prendere dei provvedimenti per ridurre il rischio di turbativa negli appalti pubblici.

Misure preventive

Le amministrazioni aggiudicatrici di appalti pubblici dovrebbero anzitutto adottare le seguenti misure preventive:

  1. acquisire informazioni sul mercato di riferimento prima di definire la procedura di aggiudicazione (potenziali fornitori, tipologia prodotti, prezzi e costi);
  2. definire i requisiti di partecipazione in modo da rendere massima la partecipazione potenziale di offerenti in reale concorrenza tra loro;
  3. stabilire criteri di valutazione delle offerte chiari ma non prevedibili;
  4. gestire la procedura di aggiudicazione in modo da ridurre le comunicazioni tra i partecipanti;
  5. formare e sensibilizzare i funzionari preposti (RUP) sui rischi di turbativa d’asta;
  6. controllare segnali e comportamenti sospetti nella presentazione delle offerte.

Fenomeni anticoncorrenziali

Il vademecum predisposto dall’AGCM intende poi fornire alle stazioni appaltanti uno strumento per identificare quelle anomalie comportamentali che in taluni casi sono indizio della presenza di fenomeni anticoncorrenziali, quali, a titolo esemplificativo:

  • Boicottaggio della gara: mancata presentazione di offerte da parte di una o più imprese al fine di prolungare il contratto con il fornitore abituale o di far ripartire pro quota il lavoro o la fornitura tra tutte le imprese interessate al contratto;
  • Offerte di comodo: offerte presentate dalle imprese non aggiudicatarie, che si caratterizzano per importi palesemente troppo elevati o contenenti condizioni particolari e notoriamente inaccettabili per la stazione appaltante così da determinarne l’esclusione;
  • Rotazione delle offerte aggiudicatarie: successione temporale delle imprese aggiudicatarie che lascia intuire un accordo nella ripartizione del mercato di riferimento.

Il vademecum è scaricabile sul sito dell’AGCM: http://www.agcm.it/trasp-statistiche/doc_download/3955-delibera-e-vademecum.html

© Riproduzione riservata