"Collegato Ambientale": nuovi incentivi per Appalti Verdi

Postato da Redazione il 3 Febbraio 2016

Nella G.U. n.13 del 18 gennaio 2016 è stata pubblicata la legge 28 dicembre 2015, n. 221, contenente “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” (c.d. "Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità 2016").

Sono introdotti nuovi e maggiori incentivi per il ricorso ai c.d. “Appalti Verdi” e diviene più stringente l’obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.) negli appalti pubblici per l’affidamento di lavori, servizi e forniture.

Viene in particolare ridotto l’importo delle garanzie (e del loro eventuale rinnovo) da presentare a corredo dell’offerta di gara, per gli operatori economici in possesso di specifiche registrazioni ecologiche (tra cui EMAS, ECOLABEL, Certificazioni UNI EN ISO).

Nello specifico si prevedono le seguenti riduzioni:

  • riduzione del 30% della garanzia, anche cumulabile con altre riduzioni, per gli operatori economici in possesso della registrazione al sistema comunitario di ecogestione ed audit (EMAS), di cui al Regolamento UE n. 1221/2009.
  • riduzione del 20% della garanzia per gli operatori economici in possesso di certificazione ambientale, ai sensi della norma UNI EN ISO 14001.
  • riduzione del 20% della garanzia per gli operatori economici in possesso, in relazione ad almeno la metà dei beni e/o servizi oggetto dell’appalto, del marchio di qualità ecologica dell’Unione europea (Ecolabel), di cui al regolamento UE n. 66/2010.
  • riduzione del 15% della garanzia per gli operatori economici in grado di sviluppare innovativi strumenti eco-sostenibili, ai sensi delle norme UNI EN ISO 14064-1 e UNI ISO/TS 14067.

Vengono inoltre introdotti nuovi criteri di valutazione delle offerte economicamente più vantaggiose, quali il possesso del marchio Ecolabel, la considerazione dell’intero ciclo di vita di lavori, beni e/o servizi, nonché la compensazione delle emissioni di gas serra associate alle attività dell’azienda concorrente.

Il possesso di specifiche certificazioni di tipo ambientale (EMAS, Ecolabel, certificazioni ISO 14001 e 50001) costituisce, infine, titolo preferenziale per l’assegnazione di ulteriori contributi, agevolazioni e finanziamenti.

Criteri ambientali minimi (CAM): gli obblighi nel Codice Appalti

Il collegato ambientale ha introdotto nel Codice Appalti il nuovo articolo 68-bis, prevedendo l’obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni, incluse le centrali di committenza, di inserire nella documentazione di gara specifiche tecniche e clausole contrattuali conformi al Piano di Azione Nazionale per il Green Public Procurement (PAN G.P.P.).

L’obbligo di applicazione è totale per le seguenti categorie merceologiche:

  • illuminazione pubblica;
  • attrezzature elettriche ed elettroniche per uffici;
  • servizi energetici negli edifici.

L’applicazione è invece parziale (pari ad almeno il 50%) per altri settori, tra cui l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani, del verde pubblico e l’acquisto di specifiche forniture per uffici.

Le stazioni appaltanti sono tenute a pubblicare sul proprio sito internet istituzionale i bandi e i documenti di gara, con le clausole contrattuali conformi ai criteri ambientali minimi di cui ai decreti ministeriali di riferimento, oltre all’elenco dei soggetti aggiudicatari delle singole commesse, in regola con i requisiti richiesti.

L’Osservatorio dei contratti pubblici presso l’ANAC ha il compito di monitorare l’applicazione dei criteri ambientali minimi, da parte delle stazioni appaltanti, ed il conseguente raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano nazionale di sostenibilità ambientale della P.A.

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