Appalti Verdi: pubblicata la Guida 2016 della Commissione UE

Postato da Redazione il 2 Maggio 2016

La Commissione europea ha pubblicato la versione aggiornata della guida sugli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione (c.d. Buying Green! A Handbook on green public procurement).

Il manuale si rivolge alle pubbliche amministrazioni con l’obiettivo di supportarle nel raggiungimento degli obiettivi programmatici di Green Public Procurement (GPP) dopo l’entrata in vigore del Nuovo Codice Appalti (d.lgs. 50/2016) e della legge sulla green economy (c.d. "ex Collegato Ambientale", l. 28 dicembre 2015, n. 221).

Per quanto riguarda gli appalti verdi e le principali esigenze ambientali, la guida individua i seguenti settori:

  • computer ad alta efficienza energetica
  • mobili per ufficio in legno sostenibile
  • edifici a basso consumo energetico
  • carta riciclata
  • servizi che utilizzano prodotti ecologici per la pulizia
  • veicoli elettrici, ibridi o a basse emissioni
  • energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili

I Pilastri del Green Public Procurement (GPP)

Le nuove politiche di Green Public Procurement(GPP) si sviluppano su 3 principali pilastri:

  1. l’obbligo di previsione nei bandi di gara dei c.d. "Criteri Ambientali minimi" (CAM);
  2. l’analisi del ciclo di vita dei beni e/o servizi offerti, per la valutazione dei costi;
  3. le nuove Certificazioni di qualità in materia ambientale.

In base a quanto previsto nelle nuove direttive europee in materia di green public procurement, recepite nell’art. 95 del D.lgs. 50/2016 (c.d. Nuovo Codice Appalti), nei bandi di gara vanno applicati obbligatoriamente i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l´acquisto di determinate categorie di beni e servizi.

In particolare, il ricorso ai CAM è obbligatorio al 100% per l’acquisto dei c.d. "beni energy-related" (es. illuminazione, servizi energetici, prodotti elettrici ed elettronici) ed al 50% per beni appartenenti ad altri settori (es. carta, prodotti per l’igiene, arredi per l’ufficio) per i quali esistono CAM già approvati o di futura approvazione.

L’obiettivo è sviluppare una logica di selezione dei prodotti ispirata all’analisi del c.d. "ciclo di vita" del bene e/o del servizio, che includa il più possibile i costi ambientali derivanti dal processo di produzione, utilizzo e smaltimento finale.

All’Osservatorio sui Contratti Pubblici della P.A. spetta il compito di vigilare sull’applicazione dei CAM nella documentazione di gara e sull’effettivo stato di adozione degli obiettivi del Piano di azione nazionale per il Green Public Procurement (c.d. PAN GPP).

I vantaggi delle nuove certificazioni ambientali

Altra novità di rilievo, affrontata nella guida, è rappresentata dagli innovativi benefici previsti per le imprese che si dotino volontariamente di certificazioni ambientali di prodotto, come l’Ecolabel Europeo (che premia i prodotti e/o i servizi a migliore impatto ambientale), o di certificazioni ambientali di processo, come il Sistema di gestione ambientale registrato EMAS o ISO 14001.

A queste imprese possono essere attribuiti alternativamente e/o cumulativamente:

  • punti aggiuntivi in caso di graduatorie;
  • riduzione delle garanzie finanziarie da prestare per lo svolgimento di alcuni appalti pubblici (del 30% per i SGA registrati EMAS e del 20% per quelli certificati ISO 14001) .

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