Categorie di lavori

I lavori pubblici oggetto di gare d’appalto si dividono in:

  1. categorie di opere generali (OG)
  2. categorie di opere specializzate (OS)

elencate e definite nell’Allegato A del D.p.r. n. 207/2010 (Regolamento appalti).

Le imprese che intendono partecipare a gare d’appalto per lavori d’importo superiore a 150.000 euro devono essere qualificate per le categorie e le classifiche d’importo indicate nel bando di gara, a cui sono riconducibili i lavori oggetto d’affidamento.

Ai sensi dell’art. 61, comma 4, del Regolamento appalti, le classifiche sono stabilite secondo i seguenti livelli di importo:

  • I fino a euro 258.000
  • II fino a euro 516.000
  • III fino a euro 1.033.000
  • III-bis fino a euro 1.500.000
  • IV fino a euro 2.582.000
  • IV-bis fino a euro 3.500.000
  • V fino a euro 5.165.000
  • VI fino a euro 10.329.000
  • VII fino a euro 15.494.000
  • VIII oltre euro 15.494.000

La qualificazione delle imprese di lavori pubblici avviene attraverso il rilascio della c.d. attestazione SOA.

La qualificazione in una categoria abilita l’impresa a partecipare alle gare e ad eseguire i lavori nei limiti della propria classifica incrementata di un quinto.

Nel caso di Raggruppamenti temporanei di imprese (RTI) la medesima disposizione si applica con riferimento a ciascuna impresa raggruppata o consorziata, a condizione che essa sia qualificata per una classifica pari ad almeno un quinto dell’importo dei lavori a base di gara.

Per gli appalti di importo a base di gara superiore a euro 20.658.000, l’impresa, oltre alla qualificazione conseguita nella classifica VIII, deve aver realizzato, nel quinquennio antecedente la data di pubblicazione del bando, una cifra di affari non inferiore a 2,5 volte l’importo a base di gara, ottenuta con lavori svolti mediante attività diretta ed indiretta.

© Riproduzione riservata

Categorie di lavori: articoli correlati

Subappalto necessario: superfluo il nome del subappaltatore

Postato da Redazione il 4 Dicembre 2015 in Pillole di giurisprudenza

Negli appalti di lavori pubblici non è obbligatoria l’indicazione nominativa del subappaltatore anche nelle ipotesi di “subappalto necessario”, ovvero nei casi in cui l’appaltatore, ai fini della partecipazione alla gara, non sia (...)

RTI orizzontali: quote di partecipazione "libere" entro i requisiti minimi.

Postato da Redazione il 24 Marzo 2015 in Pillole di giurisprudenza

Nei raggruppamenti temporanei d’impresa (RTI) di tipo orizzontale o misto, le imprese riunite sono libere di definire l’entità delle rispettive quote di partecipazione al raggruppamento, purché siano rispettati i requisiti minimi (...)

|